La gallina bionda di Villanova d’Asti e Crivelle è una specialità pregiata della zona occidentale dell’Astigiano. Le sue carni, particolarmente apprezzate dagli chef internazionali, sono caratterizzate da un basso contenuto di colesterolo vicino all’1% e da una sapore inconfondibile, ricercato ed apprezzato. La gallina bionda piemontese è da sempre la preferita degli allevatori locali per le sue caratteristiche di resistenza e di praticità. E’ un animale che presenta un piumaggio dorato e camosciato, la coda nera con riflessi metallici, il becco giallo, e la cresta ben sviluppata eretta con quattro punte oppure con sei denti. La gallina ovaiola, la cui produzione si concentra prevalentemente nel periodo primaverile ed estivo, arriva a depositare fino a duecento uova dal guscio liscio dorato. Ancora oggi questa pregiata razza viene allevata in modo estensivo a terra libera di pascolare nei prati. 

La storia della gallina bionda

Già nel XVIII secolo la gallina bionda era la protagonista delle opere di alcuni pittori piemontesi. Nelle loro nature morte, infatti, comparivano polli di colore fulvo o rosso a coda nera simili a questi animali. Tipici polli di cascina, le galline bionde venivano tramandate di madre in figlia come nella tipica tradizione contadina. Secondo la tradizione, infatti, le madri davano in dote alle figlie che si sposavano un nucleo di animali con cui poter creare un nuovo pollaio. 

Fino agli Anni Sessanta esistevano anche le “pulaiere” ed i “pulaie”. Commercianti che compravano le galline bionde al mercato di Villanova d’Asti in piazza dell’Ala, tutt’ora ancora presente il giovedì mattina, per poi rivenderli nelle grandi città. La richiesta della gallina bionda era ed è tuttora altissima. In particolare nella ristorazione d’elite trattandosi di una carne di altissima qualità. Prodotti di eccellenza realizzati con questa carne tipica di Villanova d’Asti e Crivelle ancora oggi sono la finanziera, piatto tipico della tradizione piemontese, ed il salame di gallina bionda.